ABHORTUS. Le parole nascono

Ogni uomo possiede un ricordo di un altro uomo e di un altro ancora che l'altro ricordava, in città c'è una lapide un indirizzo di parole che non possono nascere Le barche sfiorano la vita la città è mangiata dai pesci. Calma calma la vorace bocca mastica strade tetti lampioni. Gli uomini non possono sfuggire rantolano nelle trincee. I pesci grandi nella pece schiacciano le teste degli uomini resta la lisca brina a scaglie, processione d'angeli a pelo d'acqua. Attraccano all'alba.

!

La mosca gigante passeggia. L'occhio del sogno una gallina spennata nella stradella di ghiaia. Un beduino inchina le spalle dello scirocco il colore manca un merletto d'acqua. Inselvatichito l'occhio non dorme rabdomante di certe visioni. I martinetti incidono le tempie l'ombelico ancora in ombra. I corvi gracchiano chackra.

!!

Il sentiero dalla brughiera al mare tra crinali d'argilla l'invincibile passiflora. I passi secchi mortaio della stagione calda cialde di sole claudicanti. La malinconia macchia filipendola tra il muretto e il ciglio acrobatico. L'occhio cerbiatto è un quadro nel volto il tramonto una testuggine. Di fuoco la rivincita del giorno rinsecchito.

!!!

Quando nacque Nasci nato il caso l'amore la voglia dalla spalla lo sollevò alto, divenne uomo l'uomo che corre poco. Al mattino i fiori aprono corolle. L'insofferenza è una specie di salamandra rinomata specie claustrofobica. L'insofferenza singulta dopo qualche giorno. Dal primo singhiozzo il sintomo agnettico allunga leggermente il mento e nell'orecchio aggiunge una punta acuminata.

!!!!

Le parole volatili livree ammansite al pistillo sgambettano in volo arrossiscono un'ala. Il gabbiano raso a pelo d'acqua incede lento lento sul piano del mare. Parlano meno i pescatori delle parole gli avanzi scheletri di vento ridacchiano. Le lampare sparute di notte sotto la luna gli occhi gridellini soffici soffici. Bianche mammelle ricordano il viaggio degli astronauti il testamento della luna. Per terra è caduto un angelo, gesuatico è il cammino sull'acqua di quell'uomo il volto galleggia. Non conosco il nome. Errabondo errabondo.

!!!!!

D'ombra la fatica lascia l'orma, brulla la cunetta prima dei canti, il gallo traccia il sentiero d'eucaliptus arrochiti. L'anestesia è una specie di astinenza a capofitto di cielo una vetta: Di noi rimane meno male abbastanza foschia. Azzurro il cielo il pensiero. La cisterna dell'acqua un elefante sul tetto.
Nessun post.
Nessun post.